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Statuto

Atto costitutivo e statuto registrati

Art. 1) Denominazione e sede legale

E’ costituita l’associazione Camera di Deontologia Forense di Udine, con sede in Udine, Largo Ospedale Vecchio n. 1, presso l’Ordine degli Avvocati di Udine, e con sede amministrativa presso lo studio del Presidente in carica.

Art. 2) Scopi, finalità e durata

L’Associazione ha carattere apartitico e aconfessionale, non persegue fini di lucro ed ha lo scopo di:
a) promuovere, con l’opera dei propri associati e in tutte le sedi, lo studio, l’applicazione e lo sviluppo della deontologia forense e dei principi dell’ordinamento professionale forense, essenziali per la realizzazione e la tutela dell’affidamento della collettività, della correttezza dei comportamenti, della qualità ed efficacia della prestazione del professionista forense;
b) tutelare e promuovere il ruolo, il prestigio ed il decoro dell’Avvocato, valorizzandone funzioni e prerogative;
c) promuovere e favorire l’aggiornamento professionale degli iscritti nelle materie della deontologia forense e dell’ordinamento professionale forense, in linea con le indicazioni del Consiglio Nazionale Forense ed in coordinamento ed in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Udine, con altri Ordini professionali e con la Scuola Forense;
d) promuovere il costante confronto e la collaborazione con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Udine, gli altri Ordini professionali, le Camere di Avvocati, le altre associazioni forensi, l’Autorità Giudiziaria, i rappresentanti dei pubblici poteri e gli uffici pubblici sul territorio con proposte ed iniziative nell’interesse del migliore esercizio dell’attività professionale forense;
e) promuovere e favorire ogni iniziativa utile ad un efficiente esercizio dell’attività professionale forense, sia giudiziale che stragiudiziale, anche mediante conferenze, dibattiti, congressi, pubblicazioni e corsi.
L’Associazione ha durata illimitata.

Art. 3) Iscrizione

Possono chiedere l’ammissione alla Camera di Deontologia Forense di Udine gli Avvocati iscritti all’Albo professionale che, interessati alla realizzazione delle finalità istituzionali, ne condividano lo spirito e gli ideali.
Per essere ammessi alla Camera di Deontologia Forense di Udine è necessario presentare domanda scritta al Consiglio Direttivo ed effettuare il pagamento della quota associativa. Il Consiglio Direttivo deciderà sull’ammissione. Il richiedente si intenderà ammesso quale associato alla Camera di Deontologia Forense di Udine qualora, entro trenta giorni dalla richiesta, il Consiglio Direttivo non deliberi il diniego alla richiesta di ammissione. L’eventuale diniego dovrà essere motivato.
L’iscrizione alla Camera di Deontologia Forense di Udine perderà efficacia qualora non venga rinnovata con il pagamento, entro il termine fissato dal Consiglio Direttivo, della quota associativa relativa all’anno in corso.

Art. 4) Organi dell’associazione

Sono Organi dell’associazione:

  • l’Assemblea degli associati;
  • il Consiglio Direttivo;
  • il Presidente dell’Associazione.

Tutti gli incarichi sociali sono svolti a titolo gratuito, fermo restando il rimborso delle spese vive, documentate o autorizzate, sostenute dai componenti degli Organi sociali nell’esercizio delle loro funzioni.

Art. 5) Assemblea degli associati

L’Assemblea è convocata dal Presidente.
Essa deve tenersi almeno una volta l’anno per l’approvazione del bilancio, di regola entro il mese di marzo.
L’Assemblea, inoltre, è convocata ogni qualvolta sia ritenuta necessaria dal Consiglio Direttivo o ne sia fatta richiesta motivata da almeno un terzo degli associati in regola con il pagamento della quota associativa.
La convocazione avverrà mediante avviso da pubblicare sul sito web dell’associazione e da inviare all’indirizzo e.mail comunicato da ciascun associato almeno dieci giorni prima dell’adunanza. A tal fine, ogni associato comunica all’associazione l’indirizzo di posta elettronica presso il quale desidera ricevere la convocazione per l’Assemblea, impegnandosi a comunicare eventuali successive variazioni.
L’invito conterrà l’ordine del giorno, il luogo e l’ora della convocazione.
L’Assemblea è presieduta dal Presidente dell’associazione o, in caso di sua assenza, dall’associato con maggiore anzianità di iscrizione all’Albo o, tra coloro che abbiano uguale anzianità di iscrizione, dall’associato con maggiore anzianità anagrafica.
Il Presidente o l’associato che presiede l’Assemblea deve essere in regola con il pagamento della quota associativa.
L’Assemblea è valida qualunque sia il numero degli associati intervenuti.
Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei presenti.
Per le deliberazioni inerenti alle modifiche dello Statuto occorre la presenza di almeno un terzo degli associati e il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
Per le deliberazioni relative allo scioglimento dell’associazione, occorre la presenza di almeno due terzi degli Associati ed il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
Hanno diritto al voto solo gli Associati in regola con il pagamento della quota associativa.
Ogni associato può rappresentare in Assemblea, per mezzo di delega scritta, non più di un associato.
L’Assemblea delibera su tutti gli argomenti che il Consiglio Direttivo pone all’ordine del giorno, approva i bilanci preventivi e consuntivi, elegge, a scrutinio segreto, i componenti del Consiglio Direttivo, determinandone previamente il numero, e nomina eventuali associati onorari su proposta del Consiglio Direttivo, disponendone l’iscrizione.
Le riunioni e le deliberazioni dell’Assemblea sono verbalizzate e il verbale viene sottoscritto dal Presidente. Le deliberazioni obbligano tutti gli associati anche se assenti, dissenzienti o astenuti dal voto.

Art. 6) Consiglio Direttivo

Il Consiglio Direttivo è composto da un minimo di tre componenti fino ad un massimo di cinque. I componenti del Consiglio Direttivo devono essere associati, durano in carica tre anni e sono sempre rieleggibili.
Il Consiglio Direttivo nomina, nel proprio ambito, il Presidente.
Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente con avviso da comunicarsi, con qualsiasi mezzo, almeno tre giorni prima dell’adunanza e con l’indicazione dell’ordine del giorno.
Le riunioni del Consiglio Direttivo sono valide con la presenza della maggioranza dei suoi componenti e le sue deliberazioni sono assunte a maggioranza dei presenti. In caso di parità dei voti, prevale il voto espresso dal Presidente.
In caso di dimissioni o d’impossibilità ad esercitare le funzioni da parte di uno o più componenti il Consiglio Direttivo dovrà procedere alla loro immediata sostituzione mediante cooptazione tra gli associati e ciò sempre che resti in carica la maggioranza del Consiglio Direttivo. I componenti cooptati restano in carica fino alla scadenza dei componenti nominati dall’Assemblea.
Nel caso di dimissioni o d’impossibilità ad esercitare le funzioni da parte della maggioranza dei componenti, tutti i consiglieri in carica, anche se non dimissionari, si intenderanno decaduti e il Consiglio opererà, fino alla sua sostituzione, in regime di prorogatio.
Entro il termine di trenta giorni dalla comunicazione delle dimissioni da parte della maggioranza, il Presidente, ancorché dimissionario, dovrà convocare l’Assemblea per procedere alla nomina del nuovo Consiglio Direttivo. In caso di inerzia del Presidente, l’Assemblea potrà essere convocata su iniziativa di ciascun componente del Consiglio Direttivo, ancorché dimissionario.
Il Consiglio Direttivo:
a) delinea il programma delle attività della Camera di Deontologia Forense;
b) provvede all’ordinaria e straordinaria amministrazione dell’associazione;
c) attua le finalità previste dallo statuto e le deliberazioni dell’Assemblea;
d) delibera sulle richieste d’ammissione all’associazione e sulla eventuale esclusione degli associati per gravi motivi e previa audizione dell’interessato;
e) stabilisce l’ammontare della quota associativa annuale a carico degli associati e il termine per il relativo pagamento;
f) redige il bilancio preventivo e consuntivo da sottoporre annualmente all’approvazione dell’Assemblea;
g) propone all’Assemblea la nomina e l’iscrizione di eventuali associati onorari, anche non iscritti all’Albo professionale.
Le riunioni e le decisioni del Consiglio Direttivo sono verbalizzate e il verbale viene sottoscritto dal Presidente.

Art. 7) Presidente dell’associazione

Il Presidente è eletto dal Consiglio Direttivo nel proprio ambito ed è sempre rieleggibile.
Egli convoca e presiede il Consiglio Direttivo e l’Assemblea degli associati.
Il Presidente sovraintende all’attuazione dello statuto e delle deliberazioni dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo; rappresenta la Camera di Deontologia Forense di Udine tanto nei rapporti interni che in quelli esterni e in giudizio; sottoscrive gli atti dell’associazione.
Può delegare i poteri di rappresentanza e di gestione ad uno o più dei componenti del Consiglio Direttivo, fissando le modalità d’esercizio della delega.
È sostituito, in caso di assenza o impedimento, dal componente del Consiglio Direttivo con maggiore anzianità di iscrizione all’Albo o, tra coloro che abbiano uguale anzianità di iscrizione, dal componente del Consiglio Direttivo con maggiore anzianità anagrafica.

Art. 8) Recesso ed esclusione dell’associato

L’associato può sempre recedere dall’associazione.
La dichiarazione di recesso deve essere comunicata per iscritto al Consiglio Direttivo e ha effetto con lo scadere dell’anno solare in corso.
Il Consiglio Direttivo, in qualsiasi momento, può deliberare l’immediata esclusione dell’associato per condotta ritenuta incompatibile con le finalità e gli scopi della Camera di Deontologia Forense di Udine e/o per condotta, entro o fuori l’associazione, ritenuta non conforme all’onore o al prestigio dell’associazione.

Art. 9) Patrimonio

Il patrimonio della Camera di Deontologia Forense di Udine è costituito dalla quote associative. Tali contributi non sono trasmissibili né per atto inter vivos nè mortis causa, né sono rimborsabili in caso di cessazione, per qualsiasi ragione, della qualità di associato.
Formano il patrimonio dell’associazione anche eventuali contributi di enti ed associazioni, donazioni ed eredità elargite per il conseguimento degli scopi statutari e ogni altra entrata a qualsiasi titolo pervenuta.
Eventuali utili, avanzi di gestione, nonché fondi, riserve e qualunque altra componente patrimoniale, non potranno essere distribuiti né direttamente, né indirettamente durante la vita dell’associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte da fonti normative.
L’associazione risponde delle proprie obbligazioni con il fondo comune, che ne costituisce il patrimonio.
In caso di scioglimento, per qualunque causa, dell’associazione, il patrimonio dell’ente sarà devoluto ad altra associazione con finalità analoghe o a fini di pubblica utilità, salvo differente destinazione imposta dalla legge, con divieto di distribuire agli associati – anche in modo indiretto – utili, avanzi di gestione, fondi o riserve.

Art. 10) Esercizio sociale

L’esercizio sociale inizia il giorno 1 di gennaio e termina il giorno 31 di dicembre di ogni anno.

Art. 11) Adesione ad Enti

L’Assemblea della Camera di Deontologia Forense di Udine potrà deliberare l’adesione a Enti e/o Organizzazioni giuridiche nazionali ed internazionali.

Art. 12) Estinzione e liquidazione

La Camera di Deontologia Forense di Udine potrà estinguersi per deliberazione dell’Assemblea, per sopravvenuta impossibilità di conseguirne gli scopi o per altre cause previste dalla legge. Per effetto del verificarsi di una causa di estinzione l’associazione verrà posta in liquidazione, l’Assemblea dovrà nominare il (o i) Liquidatore/i e provvederà all’attribuzione dei relativi poteri.

Art. 13) Rinvio

Per quanto non espressamente previsto dal presente statuto, troveranno applicazione le norme del codice civile in materie di associazioni non riconosciute.

Udine,

Avv. Andrea Galimberti
Avv. Mario Pagnutti
Avv. Carlo Serbelloni
Avv. Ramona Zilli

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